L’Università degli Studi di Napoli Federico II si posiziona tra le migliori università al mondo e prima tra gli Atenei del Sud Italia nell’edizione 2025 del report QS World University Rankings by Subject. La classifica di quest’anno è la più ampia di sempre e analizza 1.700 università in 100 Paesi in tutto il mondo.

Cinque le macro aree che la classifica prende in considerazione e in tutte la Federico II migliora il proprio posizionamento rispetto al 2024: in Ingegneria e tecnologia si posiziona al posto 173° e lo scorso anno era 191esimo; Medicina e scienze della vita passa alla posizione 193° dalla 226; Scienze naturali si attesta alla posizione 209 dalla 224 del 2024; Materie umanistiche e delle arti occupa il posto 216° dal 261esimo della precedente edizione; Scienze sociali e management scala cinque posizioni dalla 331° alla 326.

La classifica focalizza la sua analisi su 55 discipline. La Federico II è presente in 32 insegnamenti e, rispetto all’edizione 2024, 4 salgono7 scendono19 mantengono la posizione, e 2 entrano per la prima volta nella classifica.

Primato in Odontoiatria, dove la Federico II è prima tra le italiane insieme a Bologna, Roma ‘Sapienza, Milano e Torino, confermandosi in un range tra la 51esima e la 120esima posizione nel mondo.

Tra i Dipartimenti che avanzano nel ranking della quindicesima edizione QS spiccano Agraria che si attesta al 71esimo posto, scalando 11 posizioni, e Farmacia che si posiziona 80esima, recuperando 5 posizioni. New entry sono Scienze politiche e Veterinaria, che si attesta anche nella top 100 insieme a Ingegneria civile e delle costruzioni.

QS utilizza cinque parametri chiave per stilare la classifica delle materie. Gli indicatori di reputazione si basano sulle risposte di oltre 240mila datori di lavoro e accademici ai sondaggi di QS, mentre le citazioni per articolo e l’indice H misurano l’impatto e la produttività della ricerca. L’International Research Network (IRN) è utilizzato per valutare la collaborazione transfrontaliera nella ricerca.

(Fonte: redazionenews@uninait)