Il Progetto propone un viaggio dalla “medicina” medioevale fino agli approcci contemporanei.
Nel periodo Federiciano al centro delle piazze si posiziona il cosiddetto cerusico, un Alchimista che studiava l’anatomia per guarire i malati mediante l’uso di intrugli naturali. Lo stesso Federico II accolse a corte un gran numero di alchimisti esperti di matematica, filosofia e anatomia, inoltre l’imperatore Federico II era un tenace salutista e possedeva una forte passione per la medicina tanto da fondare la Scuola Medica Salernitana.
Dalla sua Corte uscirono trattati medici capaci di segnare un vero e proprio progresso scientifico ed interessanti norme per la prevenzione delle epidemie.
I fruitori saranno esposti ad attività in cui si integreranno diverse sfaccettature legate alla medicina partendo dalle basi biologiche della stessa.

 

Titolo La Medicina: da Federico II ai giorni nostri. Un viaggio dall’ alchimia al metodo scientifico
Proponente/i
Struttura/e di Ateneo Proponente/i Dipartimento di Medicina molecolare e Biotecnologie mediche
Altri docenti coinvolti Prof Maurizio Bifulco, Prof Gennaro Rispoli
Altre strutture di Ateneo coinvolte nessuna
Altri soggetti/aziende esterni all’Ateneo coinvolti Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale
Museo delle Arti sanitarie
Consiglio Nazionale Delle Ricerche
Istituti Scolastici coinvolti Liceo Scientifico Statale Giuseppe Mercalli
Numero di studenti coinvolti 42
Obiettivi raggiunti Acquisizione delle conoscenze dei metodi utilizzati in medicina dall’epoca Federiciana ad oggi.
Acquisizione di nozioni teoriche sulle metodiche terapeutiche utilizzate.
Evoluzione della ricerca traslazionale: Viaggio nel laboratorio di Farmacologia Sperimentale.
Acquisizioni delle preliminari conoscenze della normativa vigente e delle procedure in ambito della sperimentazione animale.
Metodi di erogazione utilizzati Lezioni teoriche e esperienze laboratoriali, discussione con esperti del settore, visita al museo delle arti sanitarie.
Metodi di restituzione utilizzati  esercitazioni sulle competenze acquisite